C O M U N I C A T O d e l C O O R D I N A M E N T O N A Z I O N A L E

L A V O R A T O R I e D E L E G A T I R S U d i AAMS , ETI ATI e FILTRATI.

Ai lavoratori ed ai delegati RSU dell’AAMS distaccati all’ETI S.p.A.;

e p.c. ai lavoratori e delegati RSU di ATI, Filtrati e AAMS ed alle rispettive OOSS locali e nazionali.

 

SCIOPERO NAZIONALE

DI TUTTI I LAVORATORI DISTACCATI ETI, DI TUTTE LE SEDI,

A PRESCINDERE DALLA SIGLA SINDACALE

- V E N E R D I’ 2 9 G I U G N O 2 0 0 1 -

3 ORE A FINE DI OGNI TURNO DI LAVORO

Il 30 maggio scorso si è effettuato lo sciopero nazionale di 1 ora proclamato dal coordinamento dei lavoratori dell’AAMS distaccati all’ETI:

Come sapete dal nostro precedente comunicato, (sebbene AAMS ed ETI insistano nel ritardare la consegna dei dati ufficiali) questo sciopero è andato molto bene. Dunque, prima con i risultati delle assemblee di marzo-aprile e poi con la adesione a questo sciopero, i lavoratori hanno preso e tenuto una posizione chiara e netta.

Sapete anche che a fronte del risultato positivo dello sciopero questo coordinamento ha inviato una lettera al Governo, alle Finanze (da cui dipendiamo come personale), al Tesoro (proprietario di ETI S.p.A.) e all’ETI stessa con la richiesta di una rapida convocazione e una proposta concreta per venire incontro alle sacrosante richieste dei lavoratori.

Ad oggi però né il riunificato Ministero dell’Economia (Finanze e Tesoro), né il Governo, né ETI S.p.A., hanno risposto alle lettere inviate da questo coordinamento.

I delegati RSU del coordinamento hanno tenuto e stanno tenendo assemblee nei posti di lavoro dove si trovano delegati RSU o sigle sindacali locali disponibili ad indire un’assemblea per darci la possibilità di illustrare ai lavoratori il ricorso legale contro la privatizzazione (sono state raccolte più di 700 adesioni) e di illustrare le ragioni di questi scioperi contro il contratto privato.

Una di queste assemblee si doveva tenere alla MT di Scafati il 14 giugno scorso, grazie alla possibilità offerta dal locale segretario UGL. Il Direttore della manifattura, dopo avere autorizzato questa assemblea (richiesta il 5 giugno), il giorno stesso dell’assemblea ha revocato l’autorizzazione 2 ore prima del suo inizio. La spiegazione era che si è accorto di non aver nessun obbligo a concedere l’assemblea retribuita a questa sigla. I delegati del coordinamento, arrivati a Scafati, non sono stati fatti entrare, e non gli è stata data la possibilità nemmeno di parlare con uno qualunque dei responsabili ETI, poiché, da quello che in portineria ci hanno gentilmente spiegato, dirigenti e funzionari erano assenti. I lavoratori del secondo turno, avendo anticipato l’entrata, come previsto, per assistere all’assemblea, sono venuti a conoscenza del fatto dai delegati del coordinamento che si sono messi all’ingresso, volantinando e spiegando ai lavoratori quello che era successo. A completare il quadro rileviamo che il direttore, ing. Carmine Avertua, per non dare spiegazioni, non si è volutamente fatto trovare, ma pare sia stato notato passeggiare tranquillamente a qualche centinaio di metri fuori dalla (sua) fabbrica.

I lavoratori di Scafati hanno capito benissimo perché ETI ha bloccato l’assemblea (il veto probabilmente è venuto da Roma). L’ETI (e non da solo) cerca in tutti modi di impedire che i lavoratori si difendano discutendo di ricorsi contro la privatizzazione o di scioperi contro il contratto privato senza intralci di sorta, perché questo va contro gli interessi che questi signori stanno perseguendo da anni.

E’ chiaro che di fronte all’assenza di risposte da parte del Ministero, Governo ed ETI, è necessario dare un altro segnale forte della nostra volontà di non subire queste scelte sapendo che la nostra controparte ha fretta di concludere l’affare trasferendoci tutti ad ETI S.p.A. col contratto privato.

Stante la situazione attuale è importante partecipare allo sciopero togliendo spazio alle ambiguità e alle tattiche di bottega. Il coordinamento quindi si aspetta che i delegati RSU e le organizzazioni sindacali dei vari posti di lavoro dell’ETI sostengano apertamente e senza ambiguità questa lotta unitaria, fino alla sua positiva conclusione.

Va anche rispedita al mittente l’ipotesi (contenuta nel protocollo firmato dai confederali con ETI il 16 maggio scorso) di far passare il contratto attraverso assemblee programmate in luglio per poi magari firmare l’accordo tra luglio e agosto, quando il personale per la maggior parte è in ferie.

Questa è una ipotesi vergognosa, che può servire solo a far passare un contratto-fregatura, e come tale deve essere immediatamente ritirata.

Venerdì

29 GIUGNO

SCIOPERO!

Tre ore alla fine di ogni turno

Firmato: Coordinamento lavoratori e delegati RSU di AAMS, ETI, ATI e Filtrati: Giovanni La Spada e Giovanni Lovise (RSU MT Rovereto); Maria Carmela Salsano e Alfonso Adinolfi (RSU MT Cava de' Tirreni); Valentina De Cinti, Martino Mazzara, Domenico Pieroni e Concetto Vincenti (RSU Dep. Firenze); Daniele Pati, Pino Maruccia, Vincenzo Liaci e Vincenzo Miglietta (RSA MT Lecce); Luisa Fortini, Giovanni Landi, Luciana Marchi e Sergio Zoccoletto (RSU Dep. Bologna); Patrizia Boldreghini, Sandro Carletti e Franco Dottori (RSU Dep. Ancona); Rosaria Moroni (RSU Dep. Brescia) Giuliana Belfiori ed altri lavoratori della MT di Chiaravalle; Concetto Canzoneri (RSU DG e Uffici centrali ETI Roma); Roberto Magrelli (RSA CRTS Roma); Antonio Mirante (RSU IC Roma).

Sito internet: http://www.lav-aams-eti-ati-filtrati.org

E–mail: ascatol@tin.it e coordinamento@lav-aams-eti-ati-filtrati.org

Fax: 1782253026 (senza prefisso)

Tel: 0347/1207827 (Alessandro Scatolini); 0347/8710881; 0339/7936407