venerdì 9 gennaio 2004

 

 ROVERETO VALLAGARINA

 

 

 




Gli operai Filtrona in fabbrica: li attende il licenziamento A destra Giorgio Giordani dello Slai Cobas di Aticarta

 Giordani: «E ora rischia Ati»
Il Patt attacca la Provincia per il suo immobilismo


ROVERETO. Dopo Filtrona, le preoccupazioni toccano anche Aticarta e Manifattura. Si teme un disegno analogo anche per

le altre due realtà dell'ex polo fumo. Non a caso i primi ad esprimere solidarietà ai lavoratori di Filtrona sono i colleghi dello Slai Cobas dell'Aticarta. «E' una solidarietà sincera - spiega Giorgio Giordani - ma anche interessata. Perché anche noi ci sentiamo un po' nella condizione dei lavoratori dell'ex Filtrati. Spiace dirlo, ma noi queste cose le avevamo dette e scritte in tempio non sospetti. Il polo fumo è finito nel momento in cui non c'era più il controllo pubblico e le multinazionali si sono impossessate delle fabbriche. A quel punto era già tardi porre un freno all'inevitabile. Di questo sono responsabili i sindacati e i politici che, ingenuamente per non dire di peggio, non erano riusciti a vedere uno scenario inevitabile. O forse, semplicemente, non volevano vederlo. E ora brutte prospettive ci sono all'Aticarta e anche alla Manifattura. Eppure, nessuno che ammetta le proprie responsabilità: tutti si stracciano le vesti e danno la colpa alle multinazionali. Anche per Aticarta la situazione ora diventa pesante. Stanno per scadere anche per noi i tre anni di garanzia, ma soprattutto ora la Bat, che ha comprato l'Eti, farà i suoi conti e non è detto che continuerà a servirsi da noi. E se l'Aticata perde la commessa legata al fumo è destinata a chiudere».
Anche il Patt, forse l'unico partito che si era schierato decisamente contro la privatizzazione, punta il dito contro la Provincia, rimasta passiva mentre il polo fumo andava a rotoli. «Ci sono responsabilità - scrivono Tomasoni e Masera - anche da parte della giunta della passata legislatura e ci sono i colpevoli silenzi in particolare dell'assessore Benedetti e dell'assessore Andreolli oltre ad una imperdonabile tendenza ad accantonare i dati allarmanti. All'assessore provinciale Benedetti chiediamo in modo esplicito: si rende conto che dopo la serrata di Filtrona si prospetta l'immediata chiusura anche di Ati e della Manifattura e senza ammortizzatori sociali? E al di là delle inutili assicurazioni verbali si rende conto che la situazione complessiva del polo fumo non esclude un preciso disegno contro il Trentino in favore di aziende del Sud?».