lunedì 12 gennaio 2004

 

 ROVERETO VALLAGARINA

 

 


Sulla chiusura della Filtrona ora lo scontro si è trasferito sul piano politico alla ricerca di responsabilità che nessuno ha intenzione di assumersi

Cossali su Filtrona
"Dobbiamo
reinvestire
sull'industria"


ROVERETO. Caso Filtrona, oggi a Trento si affronta il nodo della crisi industriale in Agenzia per lo sviluppo, si comincerà insomma a parlare anche di possibili riconversioni dello stabilimento. Intanto all'analisi di quanto accade offre un contributo il segretario ds Mario Cossali. Con alcuni accenti forti.
«a) Filtrona - scrive - ha conquistato il monopolio dei filtri in Europa; poi appena scaduti i tre anni pattuiti con i sindacati per il mantenimento dei livelli occupazionali, decide di disfarsi di Rovereto, per molti aspetti stabilimento modello. b) Filtrona, dopo essersi nascosta per anni nelle pieghe delle partecipazioni statali (leggi Filtrati), si è comportata nel modo scellerato che altre volte abbiamo conosciuto, usando a suo piacimento le risorse territoriali ed umane con lo spirito spavaldo del colonizzatore pronto a levare le tende per altri lidi onde garantirsi più profitti. Noi non possiamo accettare un mercato senza controlli e senza regole. c) Tutte le strade vanno percorse prima della parola fine alla Filtrona. Serve l'impegno totale del Comune di Rovereto, degli altri del C10, della Provincia, dei parlamentari ed in particolare dell'Agenzia per lo sviluppo.
D) La zona di Rovereto attende ora un intervento sostanzioso dell'Agenzia e della Provincia. Nessuno può più far finta che la situazione non sia allarmante e quindi è necessario un piano straordinario di reindustrializzazione del territorio, con livelli di qualità e di eccellenza che dir si voglia, ma che di reindustrializzazione si tratti. Non possiamo illuderci di risolvere i problemi occupazionali solo con terziario e servizi.
e) Che sia opportuno tenere gli occhi aperti è indiscutibile ma la chiusura di Filtrona è una cosa, la situazione della manifattura tabacchi è un'altra. Ed ancora oggi si devono valutare positivamente i buoni effetti del "salvataggio" della Manifattura di 5 anni fa, dal 1º gennaio proprietà Bat e non coinvolta nelle politiche Filtrona. Chi si esprime in modo contrario, mente sapendo di mentire o non conosce la situazione. Il massiccio intervento di 5 anni fa ha garantito la continuità in viale Vittoria a differenza di altre manifatture oggi chiuse».