martedì 20 gennaio 2004

 

 ROVERETO VALLAGARINA

 

Donne: dal controllo qualità alle macchine
L’arrivo dei computer le ha costrette a una nuova mansione

 ROVERETO. Sono numerose anche le donne all’interno della fabbrica in zona industriale. C’è stata un’evoluzione, nel corso degli anni, dell’uso della manodopera femminile. In un primo tempo la meticolosità e il puntiglio nella precisione tipico del gentil sesso era stato utilizzato con successo nella verifica della qualità del prodotto. Al personale femminile veniva richiesto di verificare i campioni dei filtri che uscivano dalle macchine, in modo da poter scartare quelli venuti male o approvare i metri di salsicciotti che finivano nelle scatole prima della spedizione in tutto il mondo. Poi quel ruolo è stato soppiantato dal computer. La macchina infernale oggi offre in tempo reale dati su peso, misura, ovalità e capacità di filtraggio dell’aria del prodotto controllati, immagazzinando tutta una serie di dati che poi possono essere verificati in qualsiasi momento anche a distanza di anni. A quel punto, alle donne era stata chiesta una “conversione”: cimentarsi anche loro alle macchine produttrici, esattamente come gli uomini. «Ebbene - spiega il direttore del personale Giancarlo Petrolli - la loro costanza e precisione si è rivelata inattaccabile anche in questa situazione, così diversa dal precedente incarico. Anche le nuove assunte ci stanno dando grandi soddisfazioni». Anche per loro, però, il futuro si presenta brutto: la crisi occupazionale della Vallagarina colpisce infatti molto più duramente la manodopera femminile.