sabato 24 gennaio 2004

 

 PROVINCIA

 

Da lunedì ferie forzate all’Ati
Mancano commesse: diciotto operai restano a casa

LAVORO IN CRISI Mercoledì assemblea alla Filarmonica

 

 ROVERETO. Le orecchie restano sempre tese con la paura - ma anche una certa sicurezza - di sentire il tonfo del crollo del polo fumo roveretano. E la nuova settimana si apre proprio male: l’Aticarta ha deciso di mettere in ferie “forzate” (per la verità sono concordate, ma la sostanza non cambia) diciotto operai. E la settimana successiva potrebbe essere ancora peggio. La comunicazione è stata data ieri ai dipendenti riuniti in assemblea.
 Le ultime notizie giunte da Roma sul futuro di Manifattura, poi, non sono buone. La settimana che si aprirà lunedì sarà decisiva per molti aspetti. Se Filtrona ha già deciso di smobilitare dal Trentino, la paura è che, con un effetto domino, anche le altre due aziende del polo fumo vadano gambe all’aria. Per Aticarta il pericolo è imminente, per la Manifattura un po’ meno, ma la prospettiva non è buona. Nel corso del consiglio comunale Claudio Civettini ha insistito molto sulla totale assenza di un piano industriale provinciale che riesca a prevedere queste crisi e a porvi rimedio prima che sia troppo tardi. «Questa denuncia l’avevamo fatta quando fu privatizzata l’Eti, ma nessuno ci ascoltò; io l’ho rifatta non più tardi della presentazione dell’ultimo bilancio comunale. Ma né Maffei né Nicoletti hanno mai fatto nulla per dare delle risposte concrete sul piano politico e amministrativo. Quindi, se non sono in grado, abbiano almeno l’umiltà di andarsene». Anche il verde Paolo Cova chiede un intervento di organizzazione urgente. «Se non ci si attiverà subito in un processo di innovazione e riqualificazione del personale, di concerto col Ministero alle attività economiche e l’Agenzia di Sviluppo provinciale, ricercando attività sostitutive a quelle delle sigarette, il cui mercato è in netto declino, assisteremo inermi alla chiusura dell’Ati e della Manifattura». La settimana prossima è cruciale. Si saprà se l’Aticarta otterrà ancora commesse (o da Philip Morris, ma è difficile, o da Bat); ci sarà il secondo incontro delle Rsu con i vertici della British American Tobacco a Roma; mercoledì è prevista l’assemblea pubblica alla Filarmonica; ci si attende, infine, un nuovo incontro con Filtrona. Per quest’ultimo caso, la Provincia e i sindacati stanno puntando i piedi: vogliono vedere l’amministratore delegato e il piano industriale.