Consegnare cortesemente a ciascun delegato RSU e a ciascuna Organizzazione Sindacale ed affiggere in bacheca.
FAX DI N° 3 (TRE) PAGINE, COMPRESA LA PRESENTE
PRIMA ASSEMBLEA NAZIONALE AUTOCONVOCATA
DEI LAVORATORI E DELEGATI RSU DI AAMS, ETI, ATI E FILTRATI
ROMA, 27 MAGGIO 2000
COMUNICATO CONCLUSIVO DEI LAVORI DELL’ASSEMBLEA
Il 27 maggio 2000 si è svolta a Roma, presso i locali del teatro della Casa delle Culture, la prima assemblea nazionale autoconvocata dei lavoratori e dei delegati RSU dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato, (AAMS), dell’Ente Tabacchi Italiani (ETI), dell’Azienda Tabacchi Italiani (ATI), della ATICARTA e della Filtrati. Si sono riuniti lavoratori e delegati sindacali delle diverse aziende coinvolte dalla ristrutturazione, iscritti e non iscritti, senza alcuna distinzione rispetto all’organizzazione sindacale di appartenenza, sulla base di un unico criterio discriminante: la condivisione della necessità di una vertenza unitaria e di garanzie reali per tutti.
Premessa
Convenuti in assemblea al fine di individuare obiettivi unitari sui molti aspetti critici che colpiscono tutti i lavoratori del settore, unico mezzo per combattere tutti i peggioramenti che la privatizzazione e la conseguente ristrutturazione portano con sé, i sottoscritti lavoratori e delegati vogliono anzitutto premettere che il processo di ristrutturazione che coinvolge AMMS, ETI, ATI e Filtrati, è solo un aspetto del più generale processo di ristrutturazione che aggredisce pesantemente le condizioni normative, salariali (costi dei servizi e pensioni comprese) dei lavoratori, e che è in atto, su scala non solo nazionale, da ormai molti anni, sia nei settori pubblici che in quelli privati, sulla spinta della sempre crescente concorrenza tra aziende.
Pertanto in questa situazione è necessario mettere l’accento sul carattere generale e unico di questo processo, piuttosto che sulle differenze – secondarie – che caratterizzano ciascuna ristrutturazione aziendale. Occorre contrastare le divisioni artificiosamente immesse tra i lavoratori ed unificare tutte le vertenze in un fronte di difesa comune, al fine di poter rafforzare le capacità di difesa di tutta la classe lavoratrice.
Quadro della situazione
Esaminando nel dettaglio la situazione delle singole aziende coinvolte, sono stati illustrati i motivi di pericolo per il posto e le condizioni di lavoro che accomunano tutti i dipendenti, sia pubblici che privati.
Per quanto riguarda l'AAMS, le sue competenze residue, tardivamente contenute nel DPR pubblicato l'11/5/2000, sono tuttora incluse negli statuti provvisori delle 4 agenzie del Ministero delle Finanze. A meno quindi di improbabili cambiamenti, anche il personale della Direzione Generale e degli Ispettorati finirà nel ruolo speciale previsto dal decreto legislativo 300/1998. Da tale serbatoio attingeranno i propri organici le Agenzie, enti pubblici con contratto di lavoro privato (evidente l'analogia con l'ETI). Non vi è alcuna norma di tutela specifica per coloro che non verranno "scelti" dalle Agenzie, mentre è, al contrario, esplicitamente confermata l'applicazione del decreto legislativo 29/1993. L'AAMS nel frattempo procederà comunque per proprio conto alla riorganizzazione e regionalizzazione degli Ispettorati.
Per quanto riguarda l'ETI, il piano presentato contiene possibilità di ricollocamento, in parte assolutamente fantasiose, per solo 1100 dei 3500 esuberi dichiarati. Gli altri ancora oggi rischiano la mobilità a livello nazionale (le liste di mobilità sembrano segreti di Stato) ed il licenziamento (al termine dei 2 anni previsti). Gli stabilimenti e gli uffici che l’attuale piano di ristrutturazione lascia – per ora – aperti andranno sicuramente incontro, sotto le S.p.A., ad una nuova serie di chiusure e di ulteriori esuberi, come è già successo, di recente, per l’ex Monopolio francese, la SEITA, non appena privatizzata.
Per quanto riguarda i lavoratori dell’ATI e della Filtrati, le cui attività l’azionista ETI ha dichiarato non rientranti nel novero di quelle da conservare e potenziare, rimangono, al completo, i rischi di cassa integrazione e licenziamento; per questi lavoratori non si è ancora assolutamente iniziato nemmeno a parlare di norme o accordi di tutela degli esuberi, a differenza dei lavoratori AAMS/ETI, per i quali questa questione si è già iniziata ad affrontare, sebbene le cosiddette norme di garanzia contenute nel decreto di privatizzazione AAMS e tutte le proposte di accordi sindacali avutisi fino ad oggi sono da ritenersi, per i motivi di cui sopra, assolutamente insufficienti. Per i due stabilimenti dell’ATICARTA è prevista la vendita e/o la chiusura, anche separatamente (questa almeno è l’intenzione aziendale); strettamente dipendente dal destino delle attività produttive è ovviamente il destino delle sedi centrali ATICARTA ed ATI di Roma; la recente decisione ETI di non rinnovare la convenzione che assegnava all’ATI la commercializzazione del tabacco all’estero, riassumendone in proprio la gestione, riduce ulteriormente i margini di sopravvivenza dell’ATI. Lo stesso discorso vale per i due stabilimenti Filtrati, e per la sede centrale Filtrati di Roma, con l’aggravante che per la Filtrati appare quasi inevitabile la chiusura, dal momento che né l’ETI né la Filtrona, i due grandi azionisti della Filtrati, appaiono interessati a rilevarne le attività, e che non si vede quale altra società possa presentarsi come acquirente, data la posizione di quasi assoluto monopolio della Filtrona nella produzione di filtri sia in Europa, sia negli altri mercati. Si rileva che il problema della ricollocazione degli esuberi non è problema risolvibile dalla dirigenza ATI, ma richiama in causa direttamente l’azionista ETI ed il Governo che sta dietro ad esso; come ha ammesso, manifestando la propria impotenza a riguardo, lo stesso presidente dell’ATI Bellocchio, nel discorso tenuto nella riunione nazionale dei quadri UIL a Fiuggi, nello scorso ottobre; a maggior ragione, proprio riguardo gli esuberi ATI e Filtrati, i lavoratori di AAMS, ETI, ATI e Filtrati non possono non prendere atto che solo attraverso una piattaforma e una vertenza unica possono conquistare le necessarie ed adeguate garanzie per tutti i lavoratori coinvolti.
Per quanto riguarda le condizioni di lavoro, i nuovi Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro, sia quello appena entrato in vigore per l'AAMS e che quello futuro dell'ETI (industria alimentare) vanno nella direzione di netto peggioramento normativo e salariale, oltre che di ulteriore limitazione ai poteri dei delegati RSU. La tendenza comune delle aziende coinvolte, sia AAMS che ETI, ATI e Filtrati è quella di assumere in varie forme settori sempre più vasti di lavoratori al di fuori del CCNL e di dare in appalto settori sempre più numerosi delle loro attività, dividendo ulteriormente i lavoratori e dando un'altra spallata al fondamentale diritto di avere, a parità di lavoro, parità di salario e uguale contratto.
Deliberazioni
Per questi motivi, i sottoscritti lavoratori e delegati RSU:
L’assemblea decide che si terrà una seconda assemblea nazionale autoconvocata dei lavoratori e delegati RSU di AAMS, ETI, ATI e Filtrati, orientativamente nel mese di settembre, in una città scelta tra Bologna, Firenze o Genova, in data e luogo che verranno decisi (e resi pubblici) in seguito.
Il coordinamento ringrazia i lavoratori del Deposito Generi Monopolio di Bologna, i lavoratori della manifattura Tabacchi di Rovereto, i lavoratori della ATICARTA di Rovereto, i lavoratori dell’Ispettorato e del Deposito di Ancona i quali versando rispettivamente 180.000, 150.000, 50.000 e 110.000 lire hanno consentito di coprire abbondantemente i costi della sala, pari a 400.000 lire. Il coordinamento ringrazia altresì i numerosi lavoratori intervenuti che hanno versato una sottoscrizione a favore delle spese che dovrà sostenere il coordinamento.
Il coordinamento invita ogni lavoratore e ogni delegato RSU a lottare per ottenere una vertenza unica e garanzie adeguate e reali per tutti i lavoratori coinvolti, aderendo, con questi obiettivi, al coordinamento stesso.
Coordinamento Lavoratori e Delegati RSU autoconvocati
di AAMS, ETI, ATI e Filtrati
Alberto Albertazzi (RSU ATICARTA di Rovereto - tel. 0464-438173) - Renzo Bertolini (RSU ATICARTA di Rovereto) - Paolo Girardelli (RSU Ispettorato di Trento - tel. 0461-238575) - Luigi Guiducci (RSU Ispettorato di Genova - tel. 010-540794; e-mail gig59@libero.it) - Giovanni La Spada (RSU Manifattura di Rovereto) - Giovanni Lovise (RSU Manifattura di Rovereto) - Antonio Mirante (RSU Ispettorato di Roma - tel. 06-57132208) - Bruno Proietti (RSA ATICARTA di Roma) - Paolo Raspanti (RSU Manifattura di Firenze) - Roberto Pruneti (RSU Manifattura di Firenze) - Maria Carmela Salsano (RSU Manifattura di Cava dei Tirreni) - Alessandro Scatolini (RSU Sedi Centrali AAMS ed ETI di Roma, DCCT di Roma - tel. 06-57021308) - Maurizio Saccilotto (RSU Ispettorato di Milano - tel. 02-29006845) - Sergio Cocco (RSU Salina di S. Antioco - tel. 0781-689780) - I lavoratori e l'intera RSU del Deposito di Bologna - Un gruppo di lavoratori della sede ATI di Roma - Un gruppo di lavoratori della sede Filtrati di Roma - Un gruppo di lavoratori della Manifattura di Chiaravalle - Un gruppo di lavoratori dell'Ispettorato e del Deposito di Ancona.
Per adesioni, sottoscrizioni e richieste di materiale informativo sul coordinamento e sulla vertenza:
Fax 17 82 25 30 26 (senza prefisso)
E-mail (provvisoria)
coordinamento@supereva.itSito Intenet (provvisorio)
http://coordinamento.supereva.it