La situazione legale - Appunti per un intervento.
1. La situazione preesistente.
I lavoratori già dipendenti dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato adibiti ad attività produttive e commerciali, in applicazione dell’art. 4 del D.Lgs. 283/1998, furono dapprima inseriti in un ruolo provvisorio ad esaurimento presso il Ministero delle Finanze, quindi distaccati (Decreto Direttoriale 5/3/1999) e successivamente, in parte, trasferiti all’Ente Tabacchi Italiani istituito con il suddetto D. Lgs. 283/1998. Tale ente pubblico successivamente si trasformava in E.T.I. S.p.A. (20-27/7/2000). L'ETI S.p.A. veniva quindi messa all'asta e venduta dal Tesoro alla società privata British American Tobacco, che la rinominava in British American Tobacco Italia S.p.A. (B.A.T. Italia S.p.A.).
Molti dei lavoratori distaccati, a seguito della ristrutturazione dell’ETI/BAT, furono dichiarati in esubero e, anziché rientrare nell’amministrazione dalla quale dipendevano prima del distacco, ricollocati in posizione di comando presso altre Amministrazioni dello Stato o altri Enti Pubblici, mediante distinti accordi sindacali locali (es.: 1, 2. 3), sottoscritti tra il Ministero, la BAT e le OO.SS. a partire dall’anno 2000 e fino al 2009, nei quali è stata comunque assicurata la ricollocazione nel territorio della provincia di appartenenza.
Detti lavoratori, contrariamente a quanto attualmente previsto per la generalità dei dipendenti pubblici in posizione di comando, sono stati retribuiti direttamente dal Ministero delle Finanze, che ha continuato fino ad oggi a corrispondere loro la retribuzione di carattere fisso e continuativo in godimento presso i Monopoli di Stato al momento del distacco (Legge Finanziaria 2000, art. 70 D. Lgs. 165/2001). La differenza di retribuzione base, esistente tra il più favorevole tabellare del CCNL Monopoli e quello del CCNL del comparto Ministeri di destinazione, è stata corrisposta mediante assegno personale non riassorbibile, mentre quella di carattere accessorio mediante assegno personale riassorbile a seguito dei successivi aumenti.
I Monopoli di Stato sono stati riorganizzati con il DPR 115/2000 che prevede all'art. 7 che le dotazioni organiche siano riempite utilizzando i lavoratori del ruolo ad esaurimento.
La Legge Finanziaria per il 2007 (legge 27/12/2006 n. 296) ha previsto all'art. 1 c. 563 la possibilità per tali lavoratori di farsi stabilizzare, a domanda, presso le amministrazioni od enti presso i quali prestano al momento servizio. A tutt’oggi solo pochi lavoratori hanno chiesto tale stabilizzazione, in quanto uscendo dai ruoli del Ministero perderebbero i benefici del Fondo di previdenza del personale del Ministero delle Finanze (indennità aggiuntiva al TFR, rimborso di spese mediche, ecc.), oltre a 4 giorni di ferie in più, tuttora godute dai dipendenti attuali dei Monopoli di Stato.
2. La nuova norma.
Il D.L. 78/2010, convertito nella Legge 30 luglio 2010, n. 122 ha disposto, all'art. 9 c. 25 la stabilizzazione forzata dei lavoratori ex-Monopoli presso le amministrazione ove prestavano servizo alla data del 31/5/2010, con un assegno riassorbibile pari alla differenza del trattamento economico in godimento.
I lavoratori in questione subiscono notevoli perdite economiche e giuridiche da questa norma:
- uscita dal Fondo di previdenza del Ministero delle Finanze, con perdita dell'indennità aggiuntiva al TFR (circa 1000 euro per ogni anno di servizio a partire dal 1994) e della possibilità di ottenere rimborsi aggiuntivi per le spese mediche personali e dei familiari a carico;
- riassorbimento delle differenze di retribuzione, anche tabellari, esistenti con i comparti di destinazione;
- perdita di 4 giorni di ferie;
- perdita della possibilità di ottenere ulteriori spostamenti presso altre amministrazioni.
Per evitare ciò molti di tali lavoratori hanno presentato:
- comunicazione di revoca del consenso al comando in essere (ved. facsimile);
- richiesta di riassegnazione ad altra amministrazione o ad organi del Ministero dell'Economia e delle Finanze (compresi gli attuali Monopoli) (ved. facsmile).
Il Ministero ha risposto solo in alcuni casi, oralmente, dicendo che queste istanze non potevano essere accolte.
3. Lo spiraglio legale e le richieste dei lavoratori che il Ministero e i Monopoli non vogliono ascoltare.
Fino al 31/12/2010 i lavoratori ex-Monopoli resteranno presso le amministrazioni di destinazione in posizione di comando.
All'atto dell'emanazione del comando, fu chiesto per iscritto l'assenso di ciascun lavoratore. In presenza di una formale revoca del consenso, anche prima del termine previsto, il comando deve cessare immediatamente, come dice espressamente all'art. 4 il CCNI del 16/2/1999 del comparto Ministeri.
In conseguenza degli accordi dell'epoca, è garantita a questi lavoratori la ricollocazione in ambito provinciale.
Si può intervenire amministrativamente e civilmente (rapidamente, ex art. 700 C.P.C.) sul Ministero che non provvede alla revoca del comando e non risponde ai sensi della L. 241/90.
E' possibile denunciare penalmente il dirigente responsabile del procedimento per omissione di atti d'ufficio, e costituirsi parte civile nel relativo procedimento penale per il risarcimento del danno.
Le amministrazioni scelte dai lavoratori come nuove sedi di destinazione, solo in pochi casi hanno chiesto formalmente i lavoratori ex-Monopoli, ma hannno nel frattempo acquisito per mobilità da altri ruoli altri lavoratori:
1) in violazione della norma che impedisce questi spostamenti fino a quando non sara' stata operata la riduzione degli organici del 10%
2) in violazione degli obblighi di trasparenza sulla scelta dei lavoratori da acquisire.
Questi probabili abusi sono perseguibili.
In estremo subordine, è ancora possibile per questi lavoratori stabilizzarsi ai sensi della Legge Finanziaria 2007, in modo da non far diventare riassorbibile la differenza di retribuzione tabellare.
4. Cosa consigliamo di fare.
Se non è stato già fatto, presentare immediatamente, per raccomandata, anticipata via fax:
- comunicazione di revoca del consenso al comando in essere (ved. facsimile);
- richiesta di riassegnazione ad altra amministrazione o ad organi del Ministero dell'Economia e delle Finanze (compresi gli attuali Monopoli) (ved. facsmile).
In mancanza di risposta o in caso di risposta negativa, proporre ricorso ex art. 700 C.P.C..
Stiamo organizzando questi ricorsi su base provinciale.
Se siete interessati, mandate una e-mail a questo Coordinamento con i vostri recapiti telefonici ed e-mail.
Fate riferimento a questo sito per i successivi aggiornamenti, perchè la situazione evolve continuamente.